giovedì 18 giugno 2009

CHI SONO...




In questo blog viene resa pubblica la vera storia vissuta da tanti ragazzi e altri ormai adulti che hanno avuto ricovero presso la struttura ospedaliera di Valeggio sul Mincio e sono stati in cura dal dottore Agostini Saulo.
All'interno della narrazione verranno spiegati i piccoli segreti e trucchi del mestiere che il dottore mette in atto per acquistare così tanta simpatia per i suoi pazienti ed ex pazienti.
Mi preme principalmente specificare che per i ragazzi acondroplasici è già pesante di per sè convivere con tale "malattia", non solo per le difficoltà a svolgere le cose più banali ma anche per via dei numerosi pregiudizi e sguardi curiosi e penosi che la gente riserva a loro, la fente che rientra nella categoria degli ignoranti!
In questo ospedale il trattamento riservato ai
pazienti è quello di farli sentire come a casa propria, senza far sentire il peso del motivo per il quale si trovano a dover trascorrere intere giornate all'interno di quella struttura; il personale addetto (infermieri, caposala,medici, fisioterapiste, inservienti...) sono persone disponibili in tutto, non trattano i pazienti come se fossero cavie da laboratorio su cui operare, sperimentare, fare analisi, ma come PERSONE con sentimenti e sensibilità e come tali vengono rispettati e valorizzati.


Fare l'allungamento degli arti su ragazzi di 12 o più anni è uno shock molto forte, in una fasa d'età particolare e delicata; il personale e il dottore in questione si son mossi per far si che tutto ciò resti un'esperienza positiva per loro e allo stesso tempo per far capire alla gente "normale" che anche gli acondroplasici son persone comuni uguli a tutti.







In questa struttura ai genitori èconsentito stare accanto ai propri figli in qualsiasi ora, a parte nei momenti di pulizie, medicazioni o altre terapie, e qualora ci fosse bisogno possono restare anche la notte.
Di solito nella maggior parte dei casi si nota che i bambini sono terrorizzati quando entrano in ospedale, qui invece a Valeggio sul Mincio i piccoli pazienti sono sereni e non hanno paura, hanno formato un gruppo forte di

socializzazione e si incoraggiano e aiutano a vicenda; giocano felici benchè sanno che devono essere sottoposti ad un intervento chirurgico o lo sono già stati.
Il dottore in questione entra nel suo reparto di ortopedia sempre col sorriso, sempre con una parola o una carezza di conforto, una battuta in simpatia per strappare un sorriso ad ognuno dei suoi pazienti.



Ad una intervista da lui rilasciata ha affermato che il suo lavoro consiste nell'aiutare le persone a farle star bene e non metterle a disagio, inoltre lavorando con loro ogni giorno e conoscendole nel loro profondo e nella sfera privata (perchè è così che ogni bravo medico dovrebbe operare, l'interesse deve essere generale e completo e riguardare anche la sfera personale di ognuno) egli si affeziona e opera nel loro bene e si sente in dovere di aiutarle come meglio può.

1 commento:

  1. E' speciale quello che fa!! Traspare dagli occhi di voi tutti il cuore che ci mette.

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