giovedì 18 giugno 2009

...E CHE COSA FANNO

Terminato il turno di lavoro il dottor Agostini Saulo non si dimentica dei suoi pazienti, anzi organizza con la moglie Beatrice delle gite e delle giornate con loro e i rispettivi genitori e i colleghi che son disposti ad aderire; giornate in cui raduna tutti i "suoi" ragazzi e li porta a trascorrere una giornata nella piena spensieratezza e divertimento.
Un fatto che si verifica due volte all'anno, un giorno di giugno e uno di dicembre.
Fondamentale è vedere come la gente guarda questi ragazzi "diversi" fisicamente che si divertono e non hanno timore di girar per le strade e venir giudicati per come sono.

Di seguito verrà riportata una gita effettuata nel
mese di giugno di qualche anno fa, un viaggio di
perlustrazione in barca lungo il Mincio e in funivia
sul monte Baldo, per poi concludersi con una cena
presso un agriturismo della zona.











Si può notare che alcuni di essi sono in carrozzina, altri camminano con le stampelle e molti di loro hanno il famoso (per loro!) fissatore esterno.
Il dottore Agostini è privo del suo allegro camice ma riesce comunque a far sorridere tutti.
Tra il gruppo ci sono anche infermiere, la caposala, e i gessiti dell'ospedale.



Tra tutto questo si nota il fatto che tutti sono uniti, socializzano, fanno nuove conoscenze e altri si riabbracciano felici di rivedersi.
In genere gli ospedali si son sempre visti come luoghi abbastanza negativi e molto limitati a seguire le regole, ligi al loro dovere, con pazienti che vengono ricoverati, curati e spediti a casa senza tante confidenze.


Qui invece si può leggere l'emozione negli occhi dei ragazzi, la gioia di poter girare a testa alta senza sentirsi osservato da testa a piedi.
Da tutto ciò nascono forti amicizie e il dottore Agostini afferma che la sua realizzazione avviene non solo quando opera e cura ma soprattutto quando vede giovani che devono sopportare le fatiche della malattia e nonostante ciò sono sereni e reagiscono.E' soddisfatto di vedere il rapporto che rimane fuori dall'ospedale e organizzando queste uscite permette anche loro di ritrovarsi in quanto provvengono da tutta Italia.

2 commenti:

  1. ... quello che viene fatto è fantastico, tra lui ed i suoi pazienti (e non) c'è un rapporto favoloso basato sul sorriso.. quel sorriso che non manca mai nelle ore, nei minuti che si passano con il Dottore, con Beatrice e con i ragazzi del gruppo. Il rapporto è aperto, solare, scherzoso anche quando si trattano argomenti più seri;il gruppo sta accanto a chi affronta un periodo più"impegnativo" degli altri..chi, come me, arriva "dal nulla" si trova proiettata nell'accoglienza più pura.. io che mi sono presentata con il mio bambino e per accompagnare mia cugina in una gita con persone delle quali poco onestamente sapevo, mi sono trovata emozionata dalla bellezza del tutto.. e dal vedere un uomo, un grande uomo, che pratica con passione una grande professione. Ci sono al mondo grandi professionisti che però mancano di qualcosa che va oltre la loro professione, credo fermamente, per quel che ho visto, che Saulo sia indubbiamente un gran professionista ma anche un grande uomo e questo fa la differenza tra lui e molti suoi colleghi.
    Il sorriso è la chiave, la passpartou che mette in contatto i cuori e le anime.. accogliere le persone con questo senplice gesto, apre la via ad un mondo diverso. Grazie davvero e di cuore per i bellissimi giorni trascorsi con voi!!

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  2. Grazie Ale e Denise per quello che avete scritto......

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